Alga Kombu: buona per togliere effetto gonfiore intestinale dei legumi, attenzione a chi ha problemi di ipertiroidismo

Alimentazione bioenergetica e medicina tradizionale cinese

Alga Kombuappartiene alla famiglia delle Feoficee, nome scientifico Laminaria Japonica, è un’alga di origine giapponese detta anche cavolo di mare, è conosciuta anche come: Dashima, Dasima, Haidai, Fuco.

Appartiene alle alghe di colore bruno (grazie alla presenza del feocroma pigmento nerastro che si affianca alla clorofilla) e a volte può essere classificata anche con il sinonimo di Kelp.

La Kombu ha un effetto antiossidante, migliora l’aspetto dei capelli, rafforza il sistema immunitario, migliora la circolazione sanguigna, grazie alla presenza dell’acido alginico (proprietà gelificanti simili alla pectina, per questo hanno un potere saziante e lassativo), che lavora sulla depurazione intestinale, previene la stitichezza, è alcalinizzante.

Ricca di Iodio e povera di sodio.

Ottima quando si consumano diete anticolesterolo (LDL), regola la pressione arteriosa.

Tra le Vitamine troviamo la A, B1, B2, B12, K e C, troviamo inoltre buone quantità di calcio (8 volte più del latte), magnesio, potassio e fosforo, oligoelementi come cromo e selenio.

La presenza di acido glutammico (da cui si ricava il glutammato monosodico)(da cui deriva il gusto umami, il cosiddetto “quinto sapore”), lo rende buono come insaporitore di piatti

A tal proposito viene usata nella cottura dei legumi perché ha la capacità di eliminare il gonfiore intestinale dato appunto dai legumi.

Effetti collaterali e controindicazioni: durante la gravidanza e l’allattamento, in caso di ipertiroidismo, cardiopatie e ipertensione, tachicardia, irritabilità e insonnia, vampate di calore.

Alga Kombu (Kelp): in Dietetica Tradizionale Cinese (e Medicina Tradizionale Cinese):

natura – fredda; sapore –  salato; tropismo organi  – Fegato, Rene, Stomaco e Polmone.

Purifica e rinfresca il sangue, nutre lo Yin, drena umidità e trasforma e dissolve i tan (catarri), ammorbidisce le masse.
Indicato in caso di gozzo, disfunzione tiroidea con ipotiroidismo, noduli sottocutanei, tumefazioni e masse correlate a tan calore, disturbi prostatici.

Controindicato: in sindromi da freddo-umidità con deficit di Mliza-Pancreas

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Buona salute a tutti

Marco Mazzini Naturopata

 

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