I filosofi e medici cinesi considerano il “Qi” degli esseri umani come il risultato dell’interazione tra il “Qi del Cielo” e il “Qi della Terra”.
Il “Qi” è il fondamento basilare che permette l’esistenza di tutti i fenomeni, gli elementi e le sostanze vitali, è la base della vita, ne è il presupposto.
L’universo, nella cosmogenesi cinese, altro non è che un insieme di fenomeni che derivano da stadi diversi di aggregazione e dispersione del “Qi”.
Quindi cosa è il “Qi”?
Nella filosofia cinese il “Qi” è la base di tutti i fenomeni dell’universo e garantisce la continuità tra le forme grezze e materiali e le energie sottili, rarefatte, non materiali.
L’ideogramma del “Qi” è l’insieme di due ideogrammi che ho specificato nell’immagine.
La parte superiore è l’ideogramma del “vapore” mentre sotto è configurato l’ideogramma “del riso non cotto”.
Che cosa significa?
La corrispondenza di significato rimanda che il “Qi” può essere:
rarefatto, immateriale come il vapore,
ma al tempo stesso denso e materiale come il riso.
Cioè che il Qi è una sostanza sottile (vapore, fumo) che deriva da una materia (riso), così com’è il vapore prodotto dal riso che cuoce.
Al termine Qi sono state date molteplici traduzioni:
energia,
forza vitale,
materia-energia ,
etere,
soffio,
materia,
potenza in movimento.
La ragione per cui forse è intraducibile è proprio perché può assumere svariate manifestazioni ed essere differenti cose in diversi momenti.
In particolare due aspetti del Qi sono importanti in MTC:
- a) il Qi è un’energia che si manifesta simultaneamente a livello fisico e spirituale;
- b) il Qi è in costante stato di flusso e in vari stati di aggregazione.
Quando il Qi si condensa, l’energia si trasforma e si accumula in forme fisiche.
Questo argomento appassiona molti, me compreso, ecco perchè seguiranno altri articoli dedicati al “Qi” per cogliere gli aspetti più sottili.
Marco Mazzini Naturopata