Da qualche giorno siamo entrati in Primavera. Questa stagione in Medicina Tradizionale Cinese (MTC) altro non è che il passaggio dallo yin allo yang, è la rinascita, il risveglio, il passaggio dal buio alla luce: tutto rifiorisce, le energie del nostro corpo, che in inverno sono penetrate in profondità nello yin più profondo per difenderci, adesso si risvegliano e cominciano a risalire in superficie, e noi con l’alimentazione dobbiamo aiutare questo movimento di risalita.
In MTC la stagione della Primavera è abbinata al Movimento Legno e al Fegato: il sapore che è collegato a quest’organo è il sapore acido, che nutre lo xing (forma, corpo) del Fegato; ma il sapore acido è contraente, tende a trattenere, a noi in questo momento interessano invece i sapori che aiutano (come detto prima) l’energia (qi) a risalire, a diffondere, a rilassare; il qi del Fegato ama diffondere, esteriorizzare, espandere, non ama essere compresso, trattenuto. E allora cosa dobbiamo mangiare in questo periodo dell’anno? Dobbiamo affidarci ai sapori diaforetici, che tendono a portare fuori, infatti provocano sudorazione, ma non dobbiamo necessariamente sudare, dobbiamo sfruttare il movimento, per aiutare le energie a risalire. Vi siete mai chiesti perché nei paesi caldi (Africa) mangiano molto piccante? Il piccante è l’estremizzazione del sapore diaforetico, il piccante porta fuori, umidifica, contrastando il caldo patogeno esterno.
Ritornando a noi, il sapore che in primis dobbiamo assumere è quello yang, che esteriorizza, come il sapore Dolce (armonizzante, decontraente, rilassante); attenti, questo non vuole dire “prendere possesso di pasticcerie o altro”, quello è un dolce tossico, ciò che ci serve è invece il sapore dolce “naturale” e lo troviamo in riso, miglio, orzo, legumi, verdure, specie quelle di colore verde (colore abbinato al Fegato): spinaci, bietole, piselli, soia verde, menta, poi carote, patate, barbabietola rossa, cavolfiore e frutta come mele gialle. Come sapore diaforetico si può assumere anche il sapore piccante, però attenzione perché per questo periodo è un sapore troppo violento, quindi no al peperoncino, ma sì a un piccante più moderato, come quello di sedano, cipolla (piccante e dolce), porro, cavolo verza, finocchio (dolce, un po’ piccante), ravanello e daikon.
Un’ultima considerazione che faccio sempre è che specialmente nei cambiamenti di stagione occorre sostenere l’organo che ha lavorato di più nella stagione precedente, in questo caso in inverno era il Rene (sapore salato); quindi, senza sconvolgerci tanto e senza utilizzare un salato tossico come il sale, possiamo aiutarci con la natura: il carciofo (dolce, un po’ salato), la soia nera (colore abbinato al Rene), una tisana di Santoreggia Montana (erba spontanea) o anche come spezia nei piatti pronti (è ottima contro i gonfiori provocati dai legumi e come tonificante renale.
Questi sono consigli generalizzati, infatti “Non ci sono diete buone o cattive, ma diete adatte a ogni singola persona”.
Articolo a cura di Marco Mazzini Naturopata esperto in Alimentazione Bioenergetica secondo la Dietetica Tradizionale Cinese
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